Panobinostat in combinazione con Bortezomib per il linfoma a cellule T periferiche recidivante o refrattario
I pazienti con linfoma a cellule T periferiche recidivante o refrattario hanno una prognosi sfavorevole dopo la chemioterapia convenzionale.
Nuovi agenti approvati hanno solo una modesta attività come agenti singoli nella maggior parte dei sottotipi di linfoma a cellule T periferiche.
Panobinostat ( Farydak ) è un potente inibitore pan-deacetilasi orale. I risultati di molti studi preclinici hanno dimostrato un'attività sinergica antilinfoma quando Panobinostat è combinato con l’inibitore del proteosoma Bortezomib ( Velcade ).
È stato studiato l'effetto di Panobinostat e Bortezomib in pazienti con linfoma a cellule T periferiche recidivante o refrattario.
In questo studio di fase 2, in aperto, multicentrico, sono stati reclutati pazienti a partire da 21 anni di età con linfoma a cellule T periferiche recidivante o refrattario che avevano ricevuto almeno una precedente linea di terapia sistemica presso 5 ospedali in Malesia, Sud Corea e Singapore.
I pazienti hanno ricevuto 20 mg di Panobinostat orale tre volte a settimana e 1.3 mg/m2 di Bortezomib per via endovenosa due volte a settimana, entrambi per 2 settimane su 3 per un massimo di 8 cicli.
L'endpoint primario era la percentuale di pazienti che hanno raggiunto una risposta oggettiva in conformità con i criteri di risposta rivisti dell’International Working Group.
Tra il 2009 e il 2013 sono stati arruolati 25 pazienti con vari sottotipi istologici di linfoma a cellule T periferiche.
Dei 23 pazienti valutabili per le risposte, 10 pazienti ( 43% ) hanno avuto una risposta oggettiva, di cui 5 erano risposte complete.
Eventi avversi gravi sono stati riportati in 10 pazienti su 25 ( 40% ). I più comuni eventi avversi di grado 3-4 correlati al trattamento hanno incluso trombocitopenia ( 17, 68% ), neutropenia ( 10, 40% ), diarrea ( 5, 20% ) e astenia o affaticamento ( 2, 8% ). La neuropatia periferica di qualsiasi grado è stata registrata in 10 pazienti ( 40% ).
L’inibizione combinata di proteasoma e istone deacetilasi è sicura e fattibile e ha mostrato una attività incoraggiante per i pazienti con linfoma a cellule T periferiche.
I risultati hanno convalidato quelli di studi preclinici che hanno mostrato effetto sinergico della combinazione. ( Xagena2015 )
Tan D et al, Lancet 2015; 2: e326-e333
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